Stage “ Gli strumenti imperfetti” parte II

12 Settembre 2020

Si apre oggi la seconda sessione dello stage estivo di Officina Teatro’O, la prima edizione di giugno, ci ha trasportati nel bel mezzo delle colline toscane, all’ombra degli ulivi con i  rossi tramonti  infuocati a scoprire quali opportunità possiamo trovare dentro di noi per poi poterci mettere in ascolto e finalmente riuscire ad accordarci con gli altri

Abbiamo imparato ad aver più consapevolezza delle nostre capacità e abbiamo trovato subito l’armonia.

È così che ci siamo  sentiti “rigenerati” dopo i numerosi esercizi svolti, che se pur giocosi richiedevano una certa concentrazione e una partecipazione attiva  elevata, ma ne è valsa davvero la pena, perché è stata nuovamente un’esperienza unica, soprattutto dopo i lunghi mesi di clausura del look down.

Mesi in cui il teatro ci è mancato moltissimo…oserei dire spropositatamente.
Perché il teatro per me, è immersione all’interno di noi stessi e delle nostre emozioni, è gioco, è immedesimazione, è relazionarsi e affidarsi ai propri compagni, è non lasciarli mai soli, è un lanciarsi consapevole, è lasciarsi andare anche piano piano costruendo i tempi giusti per ogni situazione. 
E’ padroneggiare il proprio corpo e le infinite reazioni in base all’ emozione sentita, ricevuta, voluta , e farla coincidere o semplicemente accoglierla quale è al momento in cui nasce con quella dei nostri interlocutori . 

Il teatro è tutto questo, ma anche molto di più…ed io continuo a sorprendermi e ad amarlo perché ci si diverte tanto e si incontrano persone interessanti, decisamente  “uniche”  a cui è impossibile non volergli bene subito.


E dato che ci siamo trovati più che bene in mezzo al verde, in buona compagnia, dove abbiamo pure mangiato, bevuto e cantato allegramente, stasera ci torniamo ed io sono curiosa di scoprire cosa ci proporranno in questo secondo round i nostri insegnanti…e sento di avere la giusta carica per voler imparare ancora tanti altri accordi e sono pronta a lasciarmi coinvolgere alla ricerca di note nuove per suonare meno maldestramente i miei umili, ma potenti strumenti!


( Stefania Sinisi )

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